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Vogue Italia dice di noi

Ecco cosa Vogue Italia racconta di noi: Jin Yue è cinese e i suoi genitori cominciarono con un piccolo spazio dall’unica vetrina nel 1993, quando vendevano piatti da asporto. Oggi, quello in corso Lodi 27, è uno dei più apprezzati e frequentati ristoranti orientali che mette in scena una cucina di cultura e sapore. Le vetrine sono state moltiplicate in modo esponenziale, l’apprezzamento è cresciuto e insieme anche la qualità di un’insegna degna di nota. La sala si estende in lunghezza ed è tanto accogliente grazie alla sue luci calde diffuse dai grandi lampadari di design (forse la prima cosa che noterete). Eh si, perchè la dozzina di ragazzi a lavoro in cucina non li vedrete, eccetto chi è dietro il sushi banco che vive in sala, tutti impegnati per servire la migliore esperienza di Izu. Qui sono tanti i sapori che si fondono tra Italia, Cina, l’Oriente tutto ma anche il Perù o l’hermosa Cuba con l’uramaki Havana 82, cioè gamberone al vapore accompagnato da avocado, salmone scottato, granelle di pistacchi con dressing a base di emulsione al Rum. Ci si diverte sia a pranzo che a cena soprattutto perchè Jin ha scelto di accompagnare il menù di Izu anche ai cocktail di cui si occupa la barlady Ludmila Samo in un apposito spazio al centro della sala: la miscelazione a base di sakè e distillati dunque incontra gli uramaki, il ceviche, lo shiso fry ispirato ai samosa indiani e fino al fusion udon, piatto rappresentativo in cui il risotto alla milanese parla con il mondo tramite zafferano, curry e latte di cocco. Izu: tra Italia, Oriente e Sud America